Ita
Nel cuore pulsante del Brasile, lontano dalle luci scintillanti di Rio de Janeiro e dalle famose cartoline di São Paulo, giace un mosaico di storie non raccontate e di volti non visti.
"Chuva, Suor e Cerveza" è un viaggio visivo attraverso le strade meno battute di Recife e João Pessoa, due città che rispecchiano la resilienza e la ricchezza culturale di un popolo che vive al ritmo di contrasti intensi e pura sopravvivenza.
Con uno sguardo attento e una sensibilità profonda, ogni scatto in bianco e nero diventa una finestra aperta sull'anima del Nordeste brasiliano. Le immagini raccontano storie di vita quotidiana, con una serie di ritratti che catturano lo sguardo penetrante e le emozioni crude di coloro che chiamano queste città la loro casa.La scelta del bianco e nero è una dichiarazione artistica che rimuove ogni distrazione del colore, costringendo l'osservatore ad immergersi nelle texture della realtà, nelle linee del viso e nelle forme che la luce e l'ombra disegnano sul paesaggio urbano. Questo medium atemporale accentua il gioco di contrasti che si manifesta non solo nelle immagini ma anche nella vita delle persone ritratte. In particolare, le scene sulle spiagge, dove l'azzurro del mare e il dorato della sabbia si trasformano in una gamma di grigi, parlano di una bellezza cruda e di una semplicità essenziale. Qui, lontano dal clamore turistico, si radunano le anime più modeste, quelle per cui la spiaggia è un'estensione della loro esistenza, un luogo di lavoro, di gioco, di riposo, di comunità.
"Chuva, Suor e Cerveza" è più di un titolo; è la sintesi di un'esperienza sensoriale che il fotografo ha vissuto e ora condivide. La pioggia ("chuva") che talvolta scende improvvisa, il sudore ("suor") della fatica quotidiana sotto un sole implacabile, e la birra ("cerveza") simbolo di momenti di condivisione e di pausa, sono gli elementi che definiscono il ritmo di queste città.
Eng
In the beating heart of Brazil, far from the sparkling lights of Rio de Janeiro and the famed postcards of São Paulo, lies a mosaic of untold stories and unseen faces."Chuva, Suor e Cerveza" is a visual journey through the less-trodden streets of Recife and João Pessoa, two cities reflecting the resilience and cultural richness of a people living to the rhythm of intense contrasts and sheer survival.
With a keen eye and deep sensitivity, each black and white shot becomes an open window into the soul of Brazil's Northeast. The images tell stories of daily life, with a series of portraits capturing the penetrating gaze and raw emotions of those who call these cities home.
The choice of black and white is an artistic statement that strips away the distraction of color, compelling the viewer to immerse themselves in the textures of reality, in the lines of the face, and in the shapes that light and shadow create across the urban landscape. This timeless medium accentuates the play of contrasts that manifests not only in the imagery but also in the lives of the people depicted.
Particularly, the scenes on the beaches, where the blue of the sea and the golden sand transform into a spectrum of greys, speak of raw beauty and essential simplicity. Here, away from the tourist noise, gather the most modest souls, for whom the beach is an extension of their existence, a place of work, play, rest, and community.
"Chuva, Suor e Cerveza" is more than a title; it's the synthesis of a sensory experience that the photographer has lived and now shares. The rain ("chuva") that sometimes falls suddenly, the sweat ("suor") of daily toil under an unforgiving sun, and the beer ("cerveza") as a symbol of moments of sharing and respite, are the elements that define the rhythm of these cities.